mercoledì 17 novembre 2010


IL COMUNICATO DI SEL SUL PIANO STRUTTURALE
E’ da tempo che si sente parlare dell’imminente adozione del “Piano Strutturale” ma, appunto, se ne sente soltanto parlare senza che l’opinione pubblica conosca alcunché in merito alle scelte contenute in tale importante strumento di pianificazione territoriale dal quale dipenderà lo sviluppo urbanistico di Chiusi, dalla sua adozione per i prossimi 10, 15 anni. Al momento, l’attività edilizia e lo sviluppo urbanistico del territorio comunale, sono disciplinati dalle norme contenute nel Piano Regolatore Generale approvato nell’anno 1974. In un dibattito aperto al pubblico tenutosi durante l’ultima festa de l’Unità il prosindaco Bardini annunciò la volontà di procedere alla sua adozione prima della fine della legislatura. La legislatura sta per finire ma del “Piano Strutturale”, almeno al pubblico, non è stato comunicato alcunché.

Un po’ qua e un po’ là, si parla invece che il nuovo “Regolamento Urbanistico”, conterrebbe previsioni di cubature per circa 1.800.000 (un milione ottocentomila) metri cubi, più o meno cosi ripartite:

- Edilizia residenziale 300.000 metri cubi

- Edilizia industriale e artigianale 870.000 metri cubi

- Edilizia commerciale, media distribuzione (negozi con superficie di vendita fino a mq. 5000) e servizi privati 470.000 metri cubi

- Edilizia commerciale grande distribuzione 27.000 metri cubi

- Edilizia direzionale e terziario 67.000 metri cubi

-Edilizia ricettiva e congressuale 33.000 metri cubi

- Edilizia connessa all’agricoltura 60.000 metri cubi

Per quanto riguarda poi, i luoghi dove questa quantità di edilizia verrebbe in massima parte realizzata, si parla di Montallese e, quel che é peggio, stante il pregio ambientale della zona, di Querce al Pino.

Di fronte a queste notizie, il Circolo di Chiusi di Sinistra Ecologia Libertà, chiede che venga aperto un dibattito pubblico che coinvolga tutta la cittadinanza per comprendere (condividere o meno), i motivi che portano ad una previsione edificatoria di tale entità e quali sono le motivazioni che permettono di individuare nelle due zone prima indicate una così alta quantità di costruzioni (esempio: nuova area di Querce al Pino con oltre 250.000 metri cubi di solo industriale e commerciale), su cosa si basano le previsioni di un incremento demografico di oltre 2.200 abitanti, quali scelte sono state fatte per migliorare la mobilità e le misure di salvaguardia relativamente alla sicurezza idraulica ed in generale all’assetto del territorio.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’

Circolo di Chiusi